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La sostenibilità ambientale sta emergendo come un fattore cruciale in ogni settore della società, inclusi quelli apparentemente distanti come le attività culturali, artistiche e creative. In Italia e nel mondo, la fusione tra cultura e sostenibilità sta diventando una necessità non solo per ridurre l’impatto ambientale, ma anche per sensibilizzare il pubblico su questioni urgenti come il cambiamento climatico, la gestione delle risorse e la conservazione del patrimonio naturale.

La sostenibilità è uno dei concetti centrali della nostra epoca, ma è spesso fraintesa o semplificata. Essa riguarda l’equilibrio tra la protezione dell’ambiente, la crescita economica e il benessere sociale, con l’obiettivo di soddisfare i bisogni attuali senza compromettere le risorse delle generazioni future.

Negli ultimi anni, l’Unione Europea ha posto crescente attenzione al design sostenibile dei prodotti, culminando nell’emissione del Regolamento sull’Ecodesign. Questo regolamento è nato dalla necessità di ridurre l’impatto ambientale dei prodotti di consumo, migliorando la loro efficienza energetica, riparabilità, e durata. Il nuovo regolamento fa parte della più ampia strategia dell’Economia Circolare, che mira a ridurre i rifiuti e promuovere il riutilizzo delle risorse.

L’Unione Europea si trova in una fase di transizione verso un modello economico e sociale più sostenibile. In questo contesto, l’educazione ambientale o Green Education è diventata un pilastro fondamentale per il futuro dell’Europa. Ma cosa significa esattamente “Green Education” e perché l’Europa la promuove con forza? Questa forma di educazione ha lo scopo di fornire conoscenze, competenze e strumenti per affrontare le sfide globali legate al cambiamento climatico, alla perdita di biodiversità e alla gestione sostenibile delle risorse.